Pages in topic:   < [1 2 3]
Lavorare come Freelance: realtà o chimera?
Thread poster: Cristina Manzotti
Monica Paolillo
Monica Paolillo
Italy
Local time: 08:55
English to Italian
+ ...
Formazione insufficiente in Italia Nov 8, 2018

Cristina,

purtroppo, è davvero una giungla la formazione in Italia, hai ragione. Tra le opportunità che hai segnalato, riterrei però più utile l'internship, ma presso un'azienda che si occupi esclusivamente di sottotitolazione. Qualsiasi certificato davvero serve a ben poco, se poi non ci sono le competenze. Devi uscire di lì in grado di effettuare tutte le operazioni che ti ho descritto. Quanto alle competenze linguistiche, considera che questo è un mestiere in cui occorre un
... See more
Cristina,

purtroppo, è davvero una giungla la formazione in Italia, hai ragione. Tra le opportunità che hai segnalato, riterrei però più utile l'internship, ma presso un'azienda che si occupi esclusivamente di sottotitolazione. Qualsiasi certificato davvero serve a ben poco, se poi non ci sono le competenze. Devi uscire di lì in grado di effettuare tutte le operazioni che ti ho descritto. Quanto alle competenze linguistiche, considera che questo è un mestiere in cui occorre un perfetto parallelismo tra le lingue di lavoro, al pari di un interprete simultaneista. Quanto alle situazioni che hai descritto, anche noi chiamiamo i nostri traduttori di sottotitoli per eseguire la sola traduzione quando ci sono i tempi per sincronizzare tutto in house, ma ci sono tante altre occasioni in cui non possiamo chiamarli perché la lavorazione prevede quegli step in più e non è che informiamo tutti del fatto che hanno perso un'opportunità né siamo tenuti a farlo. Per vedere le cose in prospettiva, abituati a pensare come se fossi tu dalla parte del cliente, cosa faresti tu. È difficile che un'azienda che si occupa di sottotitoli si limiti a gestire la sola traduzione. Non starebbe in piedi. In bocca al lupo e, in ogni caso, non ti scoraggiare. Vedo dalla foto che sei giovane, per cui... le cose cambieranno. Ci vuole il tempo necessario per raccogliere i frutti dei tuoi investimenti.

Cristina Manzotti wrote:

Monica Paolillo wrote:

Ciao, Cristina. Per mancanza di tempo, non ho potuto leggere gli interventi di tutti, quindi mi scuso se eventualmente scrivo cose già dette da qualcun altro. Visto che ti poni queste domande, Cristina, e visto il tuo interesse per i sottotitoli che non hai, giustamente, intenzione di abbandonare... hai mai pensato che il problema possa dipendere dal fatto che non offri un servizio completo, inteso come quello che copre tutti gli anelli della catena? Sincronizzazione, traduzione/adattamento, montaggio permanente? A quanti dei tuoi clienti hai offerto la possibilità di rimaneggiare eventuali sincronizzazioni eseguite a FPS diversi per riadattarli a nuovi FPS o a nuovi tagli, aggiunte o cambi scena? A quanti dei tuoi clienti hai offerto la possibilità di coprire tutti i formati disponibili sul mercato con un software professionale? A quanti dei tuoi clienti hai affiancato l'offerta della sottotitolazione per i non udenti sugli stessi contenuti? A quanti dei tuoi clienti hai offerto la possibilità di rilevare direttamente da audio sottotitolando senza copione? Visto che hai già una sola combinazione linguistica e tra le più inflazionate, tutto questo può fare la differenza. Per rispondere ad alcune tue domande implicite, io gestisco un piccolo team di sottotitolisti e traduttori di sottotitoli e ricevo costantemente candidature più che accanite, ma poi all'atto pratico riesco ad aggiungere pochissime persone nuove per i motivi suddetti. A volte faccio fatica a tenere traccia di chi ha lavorato su cosa visto il caos quotidiano che si crea in uno studio di sottotitolazione, e noi siamo solo un piccolo team (!!!) con poche persone, quindi è facile che, se per un cliente, soprattutto quelli multinazionali, non hai fatto la suddetta differenza, se hai una combinazione linguistica che è sovrapponibile a quella di migliaia di altri, se non copri tutti gli anelli della catena, se la qualità della traduzione non è eccellente (e non lo posso sapere, perché non ci conosciamo), se non conosci e applichi a menadito le linee guida di suddivisione sintattica, velocità di lettura, eccetera si possa finire nel dimenticatoio. Scusa la franchezza, ma sinceramente è inutile raccontare chiacchiere. Il mio consiglio sarebbe, se davvero vuoi restare in questo settore, di investire tutte le tue risorse per migliorare la qualità del tuo servizio e la visibilità del tuo profilo.

[Edited at 2018-11-08 10:20 GMT]


Cara Monica,
intanto ti ringrazio della tua testimonianza e dei tuoi consigli. Ti confermo che non hai ripetuto gli argomenti di qualcun altro, in quanto tutti, chi più chi meno, mi hanno consigliato di allargare il campo, invece che di stringerlo e specializzarlo. Devo confessarti che non so fare tutte le cose specifiche da te menzionate, anche se, attraverso una piattaforma di traduzione che utilizzo per una società americana (Amara), mi occupo anche di sincronizzazione, sottotitoli per non udenti e inserimento di sottotitoli da audio (solo in italiano però), ma questa piattaforma è molto semplice da utlizzare e non so se con un altro software potrei fare altrettanto, ma le nozioni di base diciamo che ci sono. In effetti devo dirti che mi sono ritrovata a fare questo lavoro un po' per caso, guidata dalla passione per la lingua inglese (che ho studiato per conto mio) e quella per l'italiano e la filologia. Combinando le due cose ho scoperto che tradurre mi piaceva tantissimo, così ho iniziato a cercare qualcosa da cui cominciare (non ho fatto corsi di nessun tipo, ho solo letto un libro su come si diventa traduttori e quali sono i passi da fare). Ho iniziato così traducendo come volontaria i TED Talks (che sono strepitosi per altro!!), quindi mi sono cimentata da subito con i sottotitoli. Da lì, piano piano, ho imparato con la pratica e ho trovato nel tempo un altro paio di agenzie americane che mi mandano lavoro. Per quanto riguarda la qualità delle traduzioni, ho ricevuto dei feedback positivi (mi mandano ogni volta la traduzione corretta con gli eventuali errori), migliorando notevolmente la qualità della traduzione nel tempo e abbassando al minimo la soglia degli errori. Ho sempre risposto con tempestività, sempre rispettato le deadline (anzi spesso anticipandole), sempre dato massima disponibilità. Le agenzie dicono che non mandano lavoro perché non ne hanno. Io sono dell'idea che hanno una riserva di traduttori talmente ampia che non c'è lavoro per tutti, altrimenti davvero non mi spiego la cosa. Al momento, proprio in virtù di ciò che hai detto tu, sto valutando la possibilità di fare un corso per sottotitolaggio, ma anche qui è una giungla. Ci sono corsi online, corsi master presso le università (che costano un occhio della testa), corsi che rilasciano certificati di dubbia utilità, per cui al momento brancolo un po' nel buio. Iniziare dal nulla, senza nessuna conoscenza, è davvero tosta. E' vero che su internet ci sono informazioni in quantità illimitata, ma a volte è proprio questa eccessiva abbondanza a generare ancora più confusione (per lo meno nella mia testa). Per finire, sto pensando anche a qualche internship presso un'agenzia. Ne ho trovata una di tre mesi non pagata in un'agenzia a Barcellona. Unico requisito richiesto la disponibilità a stare lì per tre mesi. Occasione o sfruttamento puro?
Infine voglio aggiungere, per rispondere alle tue domande più tecniche, che, per lo meno nei lavori che ho ricevuto, in nessuno veniva richiesto di apportare le modifiche di cui parli (a livello di tagli, risincronizzazione, cambio formato, etc). Questo perché il mio compito è quello di tradurre i sottotitoli in inglese già presenti sul video e già sincronizzati. L'unica cosa di cui mi devo preoccupare è la lunghezza dei sottotitoli (oltre ovviamente alla traduzione e alle regole generali sullo stile), ma, anche per quelli, la piattaforma è settata in modo tale che ogni anomalia, in termini di eccessiva lunghezza, venga segnalata. Se dovessi riscontrare dei problemi sulla sincronizzazione non sono tenuta a intervenire ma ad avvisare il mio project manager.
Aggiungo infine, anche se non è pertinente ai sottotitoli, che mi ritrovo ad essere un traduttore freelance presso una decine di agenzie (per alcune ho fatto il test e l'ho superato), ma poi il silenzio totale. Sembra che serva solo ad aumentare il loro "parco" traduttori a cui ricorronon solo in extremis.

[Edited at 2018-11-08 11:30 GMT]
Collapse


 
Cristina Manzotti
Cristina Manzotti  Identity Verified
Italy
Local time: 08:55
English to Italian
TOPIC STARTER
internship Nov 8, 2018

Monica Paolillo wrote:

Cristina,

purtroppo, è davvero una giungla la formazione in Italia, hai ragione. Tra le opportunità che hai segnalato, riterrei però più utile l'internship, ma presso un'azienda che si occupi esclusivamente di sottotitolazione. Qualsiasi certificato davvero serve a ben poco, se poi non ci sono le competenze. Devi uscire di lì in grado di effettuare tutte le operazioni che ti ho descritto. Quanto alle competenze linguistiche, considera che questo è un mestiere in cui occorre un perfetto parallelismo tra le lingue di lavoro, al pari di un interprete simultaneista. Quanto alle situazioni che hai descritto, anche noi chiamiamo i nostri traduttori di sottotitoli per eseguire la sola traduzione quando ci sono i tempi per sincronizzare tutto in house, ma ci sono tante altre occasioni in cui non possiamo chiamarli perché la lavorazione prevede quegli step in più e non è che informiamo tutti del fatto che hanno perso un'opportunità né siamo tenuti a farlo. Per vedere le cose in prospettiva, abituati a pensare come se fossi tu dalla parte del cliente, cosa faresti tu. È difficile che un'azienda che si occupa di sottotitoli si limiti a gestire la sola traduzione. Non starebbe in piedi. In bocca al lupo e, in ogni caso, non ti scoraggiare. Vedo dalla foto che sei giovane, per cui... le cose cambieranno. Ci vuole il tempo necessario per raccogliere i frutti dei tuoi investimenti.

Cristina Manzotti wrote:

Monica Paolillo wrote:

Ciao, Cristina. Per mancanza di tempo, non ho potuto leggere gli interventi di tutti, quindi mi scuso se eventualmente scrivo cose già dette da qualcun altro. Visto che ti poni queste domande, Cristina, e visto il tuo interesse per i sottotitoli che non hai, giustamente, intenzione di abbandonare... hai mai pensato che il problema possa dipendere dal fatto che non offri un servizio completo, inteso come quello che copre tutti gli anelli della catena? Sincronizzazione, traduzione/adattamento, montaggio permanente? A quanti dei tuoi clienti hai offerto la possibilità di rimaneggiare eventuali sincronizzazioni eseguite a FPS diversi per riadattarli a nuovi FPS o a nuovi tagli, aggiunte o cambi scena? A quanti dei tuoi clienti hai offerto la possibilità di coprire tutti i formati disponibili sul mercato con un software professionale? A quanti dei tuoi clienti hai affiancato l'offerta della sottotitolazione per i non udenti sugli stessi contenuti? A quanti dei tuoi clienti hai offerto la possibilità di rilevare direttamente da audio sottotitolando senza copione? Visto che hai già una sola combinazione linguistica e tra le più inflazionate, tutto questo può fare la differenza. Per rispondere ad alcune tue domande implicite, io gestisco un piccolo team di sottotitolisti e traduttori di sottotitoli e ricevo costantemente candidature più che accanite, ma poi all'atto pratico riesco ad aggiungere pochissime persone nuove per i motivi suddetti. A volte faccio fatica a tenere traccia di chi ha lavorato su cosa visto il caos quotidiano che si crea in uno studio di sottotitolazione, e noi siamo solo un piccolo team (!!!) con poche persone, quindi è facile che, se per un cliente, soprattutto quelli multinazionali, non hai fatto la suddetta differenza, se hai una combinazione linguistica che è sovrapponibile a quella di migliaia di altri, se non copri tutti gli anelli della catena, se la qualità della traduzione non è eccellente (e non lo posso sapere, perché non ci conosciamo), se non conosci e applichi a menadito le linee guida di suddivisione sintattica, velocità di lettura, eccetera si possa finire nel dimenticatoio. Scusa la franchezza, ma sinceramente è inutile raccontare chiacchiere. Il mio consiglio sarebbe, se davvero vuoi restare in questo settore, di investire tutte le tue risorse per migliorare la qualità del tuo servizio e la visibilità del tuo profilo.

[Edited at 2018-11-08 10:20 GMT]


Cara Monica,
intanto ti ringrazio della tua testimonianza e dei tuoi consigli. Ti confermo che non hai ripetuto gli argomenti di qualcun altro, in quanto tutti, chi più chi meno, mi hanno consigliato di allargare il campo, invece che di stringerlo e specializzarlo. Devo confessarti che non so fare tutte le cose specifiche da te menzionate, anche se, attraverso una piattaforma di traduzione che utilizzo per una società americana (Amara), mi occupo anche di sincronizzazione, sottotitoli per non udenti e inserimento di sottotitoli da audio (solo in italiano però), ma questa piattaforma è molto semplice da utlizzare e non so se con un altro software potrei fare altrettanto, ma le nozioni di base diciamo che ci sono. In effetti devo dirti che mi sono ritrovata a fare questo lavoro un po' per caso, guidata dalla passione per la lingua inglese (che ho studiato per conto mio) e quella per l'italiano e la filologia. Combinando le due cose ho scoperto che tradurre mi piaceva tantissimo, così ho iniziato a cercare qualcosa da cui cominciare (non ho fatto corsi di nessun tipo, ho solo letto un libro su come si diventa traduttori e quali sono i passi da fare). Ho iniziato così traducendo come volontaria i TED Talks (che sono strepitosi per altro!!), quindi mi sono cimentata da subito con i sottotitoli. Da lì, piano piano, ho imparato con la pratica e ho trovato nel tempo un altro paio di agenzie americane che mi mandano lavoro. Per quanto riguarda la qualità delle traduzioni, ho ricevuto dei feedback positivi (mi mandano ogni volta la traduzione corretta con gli eventuali errori), migliorando notevolmente la qualità della traduzione nel tempo e abbassando al minimo la soglia degli errori. Ho sempre risposto con tempestività, sempre rispettato le deadline (anzi spesso anticipandole), sempre dato massima disponibilità. Le agenzie dicono che non mandano lavoro perché non ne hanno. Io sono dell'idea che hanno una riserva di traduttori talmente ampia che non c'è lavoro per tutti, altrimenti davvero non mi spiego la cosa. Al momento, proprio in virtù di ciò che hai detto tu, sto valutando la possibilità di fare un corso per sottotitolaggio, ma anche qui è una giungla. Ci sono corsi online, corsi master presso le università (che costano un occhio della testa), corsi che rilasciano certificati di dubbia utilità, per cui al momento brancolo un po' nel buio. Iniziare dal nulla, senza nessuna conoscenza, è davvero tosta. E' vero che su internet ci sono informazioni in quantità illimitata, ma a volte è proprio questa eccessiva abbondanza a generare ancora più confusione (per lo meno nella mia testa). Per finire, sto pensando anche a qualche internship presso un'agenzia. Ne ho trovata una di tre mesi non pagata in un'agenzia a Barcellona. Unico requisito richiesto la disponibilità a stare lì per tre mesi. Occasione o sfruttamento puro?
Infine voglio aggiungere, per rispondere alle tue domande più tecniche, che, per lo meno nei lavori che ho ricevuto, in nessuno veniva richiesto di apportare le modifiche di cui parli (a livello di tagli, risincronizzazione, cambio formato, etc). Questo perché il mio compito è quello di tradurre i sottotitoli in inglese già presenti sul video e già sincronizzati. L'unica cosa di cui mi devo preoccupare è la lunghezza dei sottotitoli (oltre ovviamente alla traduzione e alle regole generali sullo stile), ma, anche per quelli, la piattaforma è settata in modo tale che ogni anomalia, in termini di eccessiva lunghezza, venga segnalata. Se dovessi riscontrare dei problemi sulla sincronizzazione non sono tenuta a intervenire ma ad avvisare il mio project manager.
Aggiungo infine, anche se non è pertinente ai sottotitoli, che mi ritrovo ad essere un traduttore freelance presso una decine di agenzie (per alcune ho fatto il test e l'ho superato), ma poi il silenzio totale. Sembra che serva solo ad aumentare il loro "parco" traduttori a cui ricorronon solo in extremis.

[Edited at 2018-11-08 11:30 GMT]


Cara Monica,
uno stage presso un'agenzia di sottotitolaggio sarebbe il massimo, certo, ma chi li fa? Io non ho trovato nessuna informazione in rete. Ho trovato qualcosa all'estero, ma, contrariamente alla foto, ho 43 anni e sono madre di due figlie, chi può permettersi di stare fuori casa per tre mesi all'estero e magari senza neanche un rimborso spese? Se l'occasione fosse davvero interessante, sarei disposta a sacrificare tutto, ma non sono decisioni da poco. Se conosci qualche agenzia che propone queste internship fammi sapere, lo stesso dicasi se conosci un corso che mi dia le competenze di cui parli. Grazie mille, ti auguro buona giornata.:)


 
Fiona Grace Peterson
Fiona Grace Peterson  Identity Verified
Italy
Local time: 08:55
Italian to English
Tagliare i messaggi Nov 8, 2018

Mi scuso in anticipo per la pedanteria, ma vi posso chiedere gentilmente di riportare nelle vostre risposte solo le parti pertinenti dei messaggi precedenti? Ci vuole poco e rende molto più comprensibile il discorso, evitando ogni volte dei papiri da scorrere.

Grazie in anticipo!


Tom in London
Michele Fauble
 
Angelica Lacetera
Angelica Lacetera  Identity Verified
United Kingdom
English to Italian
un'altra sottotitolatrice speranzosa, io! Dec 12, 2018

Ciao Cristina, eccomi, anche io come te. Io sono 'nata professionalmente' come traduttrice, poi per varie ragioni, trasferimenti ed altro, ho dovuto poi inserirmi nell'insegnamento, non dimenticando mai le traduzioni che ho sempre fatto di tanto in tanto ma mai quanto avrei voluto per motivi di tempo e per essere poi uscita un po' dal giro. Ora rieccomi, sto frequentando un master in Traduzioni Audiovisive, mi piace molto e spero che mi riporti nel mio campo, lavorativamente al piu' presto. Sono... See more
Ciao Cristina, eccomi, anche io come te. Io sono 'nata professionalmente' come traduttrice, poi per varie ragioni, trasferimenti ed altro, ho dovuto poi inserirmi nell'insegnamento, non dimenticando mai le traduzioni che ho sempre fatto di tanto in tanto ma mai quanto avrei voluto per motivi di tempo e per essere poi uscita un po' dal giro. Ora rieccomi, sto frequentando un master in Traduzioni Audiovisive, mi piace molto e spero che mi riporti nel mio campo, lavorativamente al piu' presto. Sono al primo di 2 anni, ho appena finito il modulo di sottotitolaggio, dove ho fatto molti lavori in wincaps di traduzioni, adattamento e time-cueing, l'ho adorato ed anche passato con un first. Ora speriamo che il tutto porti da qualche parte. Per me anche è una vera passione!
Ma tu hai cominciato a lavorare, soltanto cercando compagnie on line? Spero di fare un periodo di internship tramite l'uni non appena finisco… In bocca al lupo a noi!
Collapse


 
Giuseppe Orlando
Giuseppe Orlando
Italy
Local time: 08:55
English to Italian
+ ...
Guardati intorno Dec 17, 2018

Cara Cristina,
io mi avventurai in questo mondo con grande entusiasmo e con un bagaglio di informazioni molto vasto (sul piano fiscale, strategico ecc.) che i miei colleghi universitari non avevano minimamente perché non si davano da fare per procurarselo.
Subito dopo la laurea ebbi l'occasione di stabilire una collaborazione con una casa editrice specializzata in un unico tema di mia ampia conoscenza, cosa che mi spinse ad abbandonare l'idea di iscrivermi alla specialistica. Ero co
... See more
Cara Cristina,
io mi avventurai in questo mondo con grande entusiasmo e con un bagaglio di informazioni molto vasto (sul piano fiscale, strategico ecc.) che i miei colleghi universitari non avevano minimamente perché non si davano da fare per procurarselo.
Subito dopo la laurea ebbi l'occasione di stabilire una collaborazione con una casa editrice specializzata in un unico tema di mia ampia conoscenza, cosa che mi spinse ad abbandonare l'idea di iscrivermi alla specialistica. Ero contento. Fatturavo abbastanza poco, ma pur sempre molto di più rispetto alla quasi totalità dei principianti. Feci bene? Di certo con la specialistica mi sarei potuto dare l'opportunità di diventare insegnante.
Dopo tre anni la collaborazione si concluse perché il settore trattato da quella casa editrice non era più di moda e, per di più, era appena iniziata la crisi. In sei mesi ho inviato tanti CV per impiego d'ogni genere. Diversi contatti, ma niente contratti. Sono tempi bui in cui, tra l'altro, sembra esserci lavoro solo per donne di bella presenza e qualche uomo con ottimo standing, soprattutto in ambito linguistico, turistico et similia. Sei "brutto/a"? Spera in un raro concorso pubblico! Domani farò un lungo test di traduzione per un'azienda americana. Vedremo. In tutta franchezza, visto che aprire un negozio nell'era di Amazon è ormai un suicidio, sto pensando - come tanti altri laureati stufi - di riscoprire l'agricoltura. Forse meglio un lavoro abbastanza duro e incerto in piena libertà qui dove ho casa e affetti che non un lavoro d'ufficio precario a 1.200 euro a Milano, dove non avrei casa ma solo affitti.

In sostanza, cara Cristina, il mio consiglio - che sto seguendo in prima persona - è di guardati intorno. "La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi." Insistere sì, ma fino a un certo punto. Non fossilizzarti su un solo tema. Non fossilizzarti sulla traduzione. Tra l'altro vedo che sei di Roma, che in un giorno offre più lavoro di quanto non ne sia offerto dalle mie parti in un intero mese.

“Siete la generazione dei tre niente: niente lavoro, niente reddito, niente risorse. Davvero un gran bel futuro”. (cit. Gordon Gekko, dal sequel di “Wall Street”)
Collapse


 
Cristina Manzotti
Cristina Manzotti  Identity Verified
Italy
Local time: 08:55
English to Italian
TOPIC STARTER
Fossilizzazione Dec 18, 2018

Caro Giuseppe,

grazie della tua testimonianza. E' difficile stabilire delle linee guida nella vita. C'è chi dice che sia meglio specializzarsi su una cosa sola, c'è chi consiglia di variare il più possibile. Io, nel corso della mia vita, ho fatto cose molto diverse tra loro. Direttore artistico di un locale, gestore di un negozio online, gestore di un affitto turistico, più diversi lavori occasionali, tra cui commessa, cameriera, etc. Il mio problema è che non ho mai focalizzat
... See more
Caro Giuseppe,

grazie della tua testimonianza. E' difficile stabilire delle linee guida nella vita. C'è chi dice che sia meglio specializzarsi su una cosa sola, c'è chi consiglia di variare il più possibile. Io, nel corso della mia vita, ho fatto cose molto diverse tra loro. Direttore artistico di un locale, gestore di un negozio online, gestore di un affitto turistico, più diversi lavori occasionali, tra cui commessa, cameriera, etc. Il mio problema è che non ho mai focalizzato su nulla, ma, così facendo, ho anche imparato tantissime cose e so destreggiarmi con abilità in molti campi. Se non conosco qualcosa, la imparo. Se mi chiedono una cosa che non ho mai fatto, dico di sì e poi la imparo. Non mi pongo limiti. A Roma, come dici te, ci sono tantissime offerte di lavoro, ma poi, se vai a vedere, per un laureato in lettere 40enne non c'è un bel niente. I lavori da commessa li danno alle 20enni (giustamente) e nel mio campo non c'è nulla. Non ho mai ricevuto una ripsosta da un portale tramite il quale ho mandato un'offerta di lavoro. Cmq questo è un altro discorso... Nel campo della traduzione non vedo poi cosa c'entri il profilo estetico, visto che siamo freelancer che lavorano da casa, chi ti vede??
Cmq, secondo me, bene variare, ma non più di tanto. Se piace una cosa, meglio concentrarsi su quella. Mi sono segnata su Proz come membro pagante e intanto ora mi rispondono, che è già qualcosa, poi vedremo che succede. In bocca al lupo!

p.s. Darsi all'agricoltura mi sembra un'ottima idea! E neanche tanto come ultima chance sinceramente. Sono sicura che a contatto con la natura e gli animali vivremmo molto più felici.
Collapse


 
Cristina Manzotti
Cristina Manzotti  Identity Verified
Italy
Local time: 08:55
English to Italian
TOPIC STARTER
audiovisive Dec 18, 2018

AngieB wrote:

Ciao Cristina, eccomi, anche io come te. Io sono 'nata professionalmente' come traduttrice, poi per varie ragioni, trasferimenti ed altro, ho dovuto poi inserirmi nell'insegnamento, non dimenticando mai le traduzioni che ho sempre fatto di tanto in tanto ma mai quanto avrei voluto per motivi di tempo e per essere poi uscita un po' dal giro. Ora rieccomi, sto frequentando un master in Traduzioni Audiovisive, mi piace molto e spero che mi riporti nel mio campo, lavorativamente al piu' presto. Sono al primo di 2 anni, ho appena finito il modulo di sottotitolaggio, dove ho fatto molti lavori in wincaps di traduzioni, adattamento e time-cueing, l'ho adorato ed anche passato con un first. Ora speriamo che il tutto porti da qualche parte. Per me anche è una vera passione!
Ma tu hai cominciato a lavorare, soltanto cercando compagnie on line? Spero di fare un periodo di internship tramite l'uni non appena finisco… In bocca al lupo a noi!


Ciao Angie,
io ho iniziato direttamente cercando agenzie online, dopo aver fatto pratica con i TED talks. Sicuramante il tuo corso ti aprirà più possibilità e l'idea dell'internship è ottima. Ho sentito un paio di agenzie che davano questa possibilità, una sta a Barcellona e offre un internship di tre mesi, ma non pagano nulla. Un'altra sta in UK e prendon tramite l'università, ma non so che offrono. Io, se avessi potuto, sarei partita, ma avendo due figlie a casa, mi è impossibile. Se ti interessa, posso girarti i contatti. In bocca al lupo!


 
Giuseppe Orlando
Giuseppe Orlando
Italy
Local time: 08:55
English to Italian
+ ...
Prospettive Dec 18, 2018

Cristina Manzotti wrote:
per un laureato in lettere 40enne non c'è un bel niente.


Infatti, ormai non c'è un bel niente in nessun campo che non sia il marketing, l'assistenza clienti o l'informatica. Ahinoi, Amazon ha reso rischioso buttarsi sul commercio, la robotica e la globalizzazione hanno reso il lavoro operaio pressoché inutile e l'informatica ha ridotto parecchio il lavoro d'ufficio (quando ero piccolo, in banca vedevo tanti impiegati che correvano a destra e sinistra, oggi vedo solo uno sportellista e qualche consulente finanziario). Per secoli sono stati in assoluto i tre maggiori campi di occupazione. Tra l'altro ho letto che i tanto richiesti informatici stanno creando un software basato su I.A. in grado di creare altri software, quindi si stanno suicidando da soli. Gli operatori di call center hanno gli anni contati, visto che da un po' di tempo ci sono offerte di lavoro per "chatbot trainers". E poi ci sono i robot fisioterapisti e dentisti in sperimentazione in Cina. Mah! Mancano solo gli attori e gli sportivi robot!


Nel campo della traduzione non vedo poi cosa c'entri il profilo estetico, visto che siamo freelancer che lavorano da casa, chi ti vede??


Mi riferivo appunto ai lavori a contatto col pubblico che noi linguisti potremmo fare. Tuttavia anche questi hanno gli anni contati. Sempre in Cina alcuni hotel hanno cominciato a sostituire i receptionists con dei robot e negli USA Walmart sta sperimentando i supermarket senza cassieri.


Mi sono segnata su Proz come membro pagante e intanto ora mi rispondono, che è già qualcosa, poi vedremo che succede.


Questo mi fa piacere. Magari lo faccio anche io.


p.s. Darsi all'agricoltura mi sembra un'ottima idea!


Forse. L'incognita fondamentale è: se sempre meno gente lavorerà, a chi venderò le cipolle? :-S Intanto Deepl e Google Translator fanno passi da giganti ogni giorno che passa. Ho sempre saputo che ci avrebbero creato problemi, ma pensavo che sarebbe successo tra 15 anni. Tempi bui! Voglio il reddito di base universale, il comunismo o una macchina del tempo!

[Edited at 2018-12-18 10:47 GMT]


 
Pages in topic:   < [1 2 3]


To report site rules violations or get help, contact a site moderator:


You can also contact site staff by submitting a support request »

Lavorare come Freelance: realtà o chimera?






Trados Business Manager Lite
Create customer quotes and invoices from within Trados Studio

Trados Business Manager Lite helps to simplify and speed up some of the daily tasks, such as invoicing and reporting, associated with running your freelance translation business.

More info »
Wordfast Pro
Translation Memory Software for Any Platform

Exclusive discount for ProZ.com users! Save over 13% when purchasing Wordfast Pro through ProZ.com. Wordfast is the world's #1 provider of platform-independent Translation Memory software. Consistently ranked the most user-friendly and highest value

Buy now! »