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Dove siamo arrivati....la vergogna non ha mai fine
Thread poster: milena ferrante
Giuseppe C.
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Tu hai sbagliato professione Jan 12, 2022

Se non vuoi far parte del libero mercato, allora devi cercare un impiego salariato il cui salario sia tutelato dai contratti nazionali stipulati dai sindacati.
Un idraulico che non desidera procacciarsi i clienti, non apre una partita IVA, ma si propone come operaio specializzato in campo idraulico e cerca un'azienda che lo assuma come dipendente salariato.
Va da sè che non potrà assentarsi dal lavoro quando gli pare comodo, proporre aumenti salariali in prima persona dall'oggi al
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Se non vuoi far parte del libero mercato, allora devi cercare un impiego salariato il cui salario sia tutelato dai contratti nazionali stipulati dai sindacati.
Un idraulico che non desidera procacciarsi i clienti, non apre una partita IVA, ma si propone come operaio specializzato in campo idraulico e cerca un'azienda che lo assuma come dipendente salariato.
Va da sè che non potrà assentarsi dal lavoro quando gli pare comodo, proporre aumenti salariali in prima persona dall'oggi al domani o rifiutarsi di eseguire un certo tipo di lavoro o proporre dei preventivi in base al singolo lavoro.

Proz sta per professionista. Il tuo modo di vedere la faccenda non ha nulla a che vedere con questo tipo di attività.

Un rider non è tipicamente un libero professionista, un rider è uno che sa andare in bicicletta o guidare un motorino e recarsi a un indirizzo. Questa attività la svolge sempre in modo identico a quello del lavoratore dipendente, accettando condizioni di disponibilità e tempistica valide sempre e comunque e per un unico cliente. In questo caso era giusto regolarizzare un'attività che non era di fatto autonoma, ma proposta come attività di lavoratore dipendente falsamente libero professionista.

Nulla vieterebbe tuttavia a un rider di proporsi al pubblico come rider libero professionista disponibile a singoli incarichi in base alla sua disponibilità quotidiana e alla tariffe da lui decise o preventivate. In tal caso sarebbe un libero professionista e non dovrebbe lamentarsi se non riuscisse a trovare clienti o spuntare una tariffa soddisfacente. Dovrebbe soltanto lasciar perdere la libera professione e cercare un impiego come normale rider a disposizione completa di un unico datore di lavoro che avrebbe il dovere di stipendiarlo adeguatamente o cambiare professione.

Lavoro ormai da 28 anni come traduttore e ho visto abbassarsi i prezzi ottenibili dalle agenzie di continuo. Il risultato è che non lavoro più per quasi tutte le agenzie con cui lavoravo 20 anni fa, semplicemente perché alla richiesta di ridurre LE MIE tariffe ho detto no, senza fornire alcuna spiegazione. Loro crescevano, grazie alla professionalità dei traduttori, si espandevano, spesso entravano in borsa e finivano con il badare solo al profitto degli azionisti. In cambio scendevano a compromessi con la qualità e affidavano i loro lavori a persone meno qualificate e disposte a lavorare a tariffe sempre più basse. Spesso queste persone poco qualificate trovavano e trovano tanti cosiddetti professionisti che li foraggiano di suggerimenti e aiutini denominati kudoz da traduttori masochisti pronti ad aiutarli ad andare avanti ad avvelenare il mercato, magari poi con l'ausilio di questi stessi furbissimi dispensatori di kudoz che si ritrovano a dovere "revisionare" i lavori di questi sedicenti "traduttori liberi professionisti" per tariffe indecenti che loro hanno foraggiato di kudoz.

Purtroppo in questo campo, i clienti si fidano, per ignoranza, della grandezza della struttura dell'agenzia, in quanto non comprendono la differenza tra la loro struttura aziendale di produttori di merci e quella di chi dovrebbe aiutarli a curare la loro immagine all'estero, e quindi accettano e pagano spesso profumatamente livelli di qualità aberranti oppure cercano a tutti i costi di risparmiare sui costi dell'unica parte della loro attività di produzione e vendita da loro ritenuta (a torto) fortemente accessoria, ossia la traduzione.

Nei quasi 30 anni di attività da me svolti, ho visto mutare fortemente il mercato e abbassarsi fortemente la richiesta di qualità rispetto alla quantità da parte delle agenzie.
Infatti ormai faccio i test inserendo un mio test: nel senso che li faccio appositamente senza curare affatto la qualità finale della mia prima bozza. Se la tariffa accettata dal cliente coincide con la qualità accettata di una produzione ottenuta in metà tempo, accetto la tariffa e raddoppio la produzione liberandomi dell'attenzione estrema al dettaglio. L'esperienza non mi fa produrre nulla di criticabile, ma nemmeno la massima qualità che sono in grado di produrre, semplicemente perché con le agenzie ho deciso di ragionare come loro: tu mi paghi il 20/30% in meno rispetto a quanto da me guadagnato in passato? Allora io produco il 100% in più di parole senza badare più al tasso di perfezione e scorrevolezza che un tempo io e le agenzie ritenevamo inderogabili.

Un altro universo sono i clienti diretti.




Dragomir Kovacevic wrote:

Cosa vieta citare le tariffe di una badande o colf, le tariffe minime, pf.?????
Ma che liberi professionisti, lavoratori autonomi - non ci è noto che anche i ciclisti portacibo, sono stato regolarizzati?
Come se fossimo lasciati a laissez-faire e remiamo accettando il libero mercato e diciamo YES?!


Gaetano Silvestri Campagnano wrote:

Dragomir Kovacevic wrote:

Rispondendo in questo modo, si segnala all'offerente che sua proposta, oltre ad essere indecente, è legalmente illecita.



Purtroppo, in questi casi, non si può invocare alcuna legge salariale, essendo inappropriato lo stesso concetto di salario, visto che si tratta di un rapporto di lavoro autonomo e da liberi professionisti.

[Modificato alle 2022-01-10 13:16 GMT]


T]

[Edited at 2022-01-12 23:25 GMT]
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Angie Garbarino
 
Tom in London
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Ma che tristezza Jan 13, 2022

Giuseppe C. wrote:

..... Se la tariffa accettata dal cliente coincide con la qualità accettata di una produzione ottenuta in metà tempo, accetto la tariffa e raddoppio la produzione liberandomi dell'attenzione estrema al dettaglio. L'esperienza non mi fa produrre nulla di criticabile, ma nemmeno la massima qualità che sono in grado di produrre, semplicemente perché con le agenzie ho deciso di ragionare come loro: tu mi paghi il 20/30% in meno rispetto a quanto da me guadagnato in passato? Allora io produco il 100% in più di parole senza badare più al tasso di perfezione e scorrevolezza che un tempo io e le agenzie ritenevamo inderogabili.


Ma che tristezza- con questo approccio non rimane niente della contentezza e l'appagamento dell'aver fatto un bel lavoro. E non so neanche se io ci riuscerei, in quanto vedendo un testo da tradurre, io non posso fare a meno di tradurlo bene- a prescindere dal rapporto costo/beneficio. Io non permetterò mai che sia il "libero" mercato a determinare la qualità del mio lavoro. A determinarla sono io. Questione di professionalità e, per l'appunto, la libertà.


[Edited at 2022-01-13 08:23 GMT]


Elisa Bottazzi
Gaetano Silvestri Campagnano
Josephine Cassar
JH Trads
mariant
 
Elisa Bottazzi
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Concordo con Tom... Jan 13, 2022

...nel senso che o lavoro al massimo delle mie capacità, o non lavoro affatto. Sta a me decidere se, a monte di questo, la retribuzione X vale il mio tempo. Indubbiamente ognuno di noi ha affinato nel corso degli anni l'approccio che gli è più consono.

Spesso queste persone poco qualificate trovavano e trovano tanti cosiddetti professionisti che li foraggiano di suggerimenti e aiutini denominati kudoz da traduttori masochisti pronti ad aiutarli ad andare avanti ad avvelenare il mercato


Ouch! Hai proprio colto nel segno.


Josephine Cassar
 
Giuseppe C.
Giuseppe C.  Identity Verified
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Infatti il mio non è un consiglio per gli altri Jan 13, 2022

Vedi Tom,

quando il cliente è triste, per quanto mi riguarda non posso che rispondere con la stessa moneta.
Il piacere di lavorare me lo riservo per chi sa apprezzare la qualità del mio lavoro.
In ogni caso non dimentico mai che il mio lavoro è il mio business e che a fine mese i conti devono tornare esattamente come sempre, perché ho una famiglia da tenere in piedi.
Dopo 28 anni, la goduria e l'autocompiacimento di una bella traduzione la riservo a chi sa appr
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Vedi Tom,

quando il cliente è triste, per quanto mi riguarda non posso che rispondere con la stessa moneta.
Il piacere di lavorare me lo riservo per chi sa apprezzare la qualità del mio lavoro.
In ogni caso non dimentico mai che il mio lavoro è il mio business e che a fine mese i conti devono tornare esattamente come sempre, perché ho una famiglia da tenere in piedi.
Dopo 28 anni, la goduria e l'autocompiacimento di una bella traduzione la riservo a chi sa apprezzare un'ottima traduzione. A chi mi contatta all'unico scopo di fare profitto, riservo la mia identica necessità di fare profitto quando in quel momento non ho fonti di lavoro ideali.
Ovviamente il mio non era un suggerimento per nessuno. Io sono io e ognuno è libero di agire come preferisce, anche tutti quei sedicenti traduttori che lavorano a 3 centesimi a parola o quelli che dispensano suggerimenti kudoz.

Tu non ti farai intristire dal libero mercato, ma sarai comunque vittima del libero mercato. In quanto è questo l'andazzo ormai imposto. Ma non me ne curo, sono abbastanza vecchio da non avere più necessità di farmi il sangue amaro per le tariffe indecenti offerte dagli indiani mascherati da statunitensi.
Presto il mestiere stesso di traduttore scomparirà, come quello dello spazzacamino o dell'operaio della FIAT.

Ci saranno i software IA e i lavori da posteditor.

Tom in London wrote:

Giuseppe C. wrote:

..... Se la tariffa accettata dal cliente coincide con la qualità accettata di una produzione ottenuta in metà tempo, accetto la tariffa e raddoppio la produzione liberandomi dell'attenzione estrema al dettaglio. L'esperienza non mi fa produrre nulla di criticabile, ma nemmeno la massima qualità che sono in grado di produrre, semplicemente perché con le agenzie ho deciso di ragionare come loro: tu mi paghi il 20/30% in meno rispetto a quanto da me guadagnato in passato? Allora io produco il 100% in più di parole senza badare più al tasso di perfezione e scorrevolezza che un tempo io e le agenzie ritenevamo inderogabili.


Ma che tristezza- con questo approccio non rimane niente della contentezza e l'appagamento dell'aver fatto un bel lavoro. E non so neanche se io ci riuscerei, in quanto vedendo un testo da tradurre, io non posso fare a meno di tradurlo bene- a prescindere dal rapporto costo/beneficio. Io non permetterò mai che sia il "libero" mercato a determinare la qualità del mio lavoro. A determinarla sono io. Questione di professionalità e, per l'appunto, la libertà.


[Edited at 2022-01-13 08:23 GMT]


[Edited at 2022-01-13 11:08 GMT]
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Mario Cerutti
Gianni Pastore
Maia Alexandrova-Carboni
 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
Giovanni Guarnieri MITI, MIL  Identity Verified
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@Giuseppe C. Jan 13, 2022

Sono completamente d'accordo con te (lavoro anch'io come traduttore freelance da 28 anni - con famiglia)...

Angie Garbarino
Magdalena Legerska Brighetti
 
Christel Zipfel
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Io ho smesso di indignarmi, semplicemente Jan 13, 2022

Forse una quindicina di anni fa, non ricordo esattamente, quando anche in Europa, in Germania, Svizzera, Francia, ed anche in Italia naturalmente, spuntarono le prime tariffe chiamiamole "vergognose",spesso e volentieri ho anche reagito per mail ai potenziali clienti, facendo le mie considerazioni, che poi sono quelle di tutti noi. E si parlava di 5/6 centesimi allora, che già mi parvero improponibili e mi scandalizzarono ogni volta di nuovo.

Sul forum, in anni più recenti, veni
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Forse una quindicina di anni fa, non ricordo esattamente, quando anche in Europa, in Germania, Svizzera, Francia, ed anche in Italia naturalmente, spuntarono le prime tariffe chiamiamole "vergognose",spesso e volentieri ho anche reagito per mail ai potenziali clienti, facendo le mie considerazioni, che poi sono quelle di tutti noi. E si parlava di 5/6 centesimi allora, che già mi parvero improponibili e mi scandalizzarono ogni volta di nuovo.

Sul forum, in anni più recenti, venivo tacciata, delle volte neanche tanto velatamente e contro qualsiasi evidenza, di "predicare bene e razzolare male", semplicemente perché sostenevo e tuttora sostengo, ovviamente, e con cognizione di causa, che esiste un mercato delle traduzioni ben oltre i 3, 4, 5.... centesimi. In un certo senso lo posso anche capire, perché chi è abituato a queste tariffe stenta a credere che si possa lavorare anche al triplo e oltre senza ammazzarsi tutti i giorni per mettere insieme pranzo e cena.

Oggi non mi scandalizzo più, per pura rassegnazione. Chi vuole lavorare o far lavorare a queste tariffe, lo faccia pure, tanto non riuscirò a convincerlo del contario, né con l'esempio del famoso idraulico o della donna delle pulizie, per non parlare di altre professioni, né con la percentuale delle tasse e dell'INPS da pagare ogni anno da tenere in considerazione. I miei clienti per fortuna sono altri e non ho nulla da temere da chi pratica o offre prezzi da dumping. Ma mi rallegro anche molto del fatto che non sono nella condizione di dover cominciare oggi a fare questo lavoro. Vedo effettivamente molto difficile la vita di un novello traduttore al giorno d'oggi. Probabilmente getterei sconsolata la spugna in capo a un anno se non prima.
E mi rammarico sinceramente della situazione per chi ha cominciato in questi ultimi anni. Vorrei dire che - oltre a ricevere insulti o poco manca o almeno insinuazioni sul forum di ProZ - ho anche ricevuto richieste di consiglio genuine in privato da (aspiranti) colleghe e spero che le mie risposte le siano state in qualche modo di aiuto.



[Bearbeitet am 2022-01-13 20:15 GMT]
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Elisa Bottazzi
Francesca Grandinetti
 
Mario Cerutti
Mario Cerutti  Identity Verified
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Traduttori traditi Jan 14, 2022

Forse la situazione COVID ha innescato nel nostro settore un cambio generazionale più veloce di quanto potessimo immaginare?

Io non credo alla scomparsa totale dei traduttori. Rimarranno certamente quelli editoriali, che come tali devono saper dimostrare capacità superiori. Molti traduttori commerciali che non vorranno o potranno cambiare lavoro saranno tentati di diventare anch’essi traduttori editoriali, ma immagino che il mondo là sia ancor più duro, la concorrenza più sp
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Forse la situazione COVID ha innescato nel nostro settore un cambio generazionale più veloce di quanto potessimo immaginare?

Io non credo alla scomparsa totale dei traduttori. Rimarranno certamente quelli editoriali, che come tali devono saper dimostrare capacità superiori. Molti traduttori commerciali che non vorranno o potranno cambiare lavoro saranno tentati di diventare anch’essi traduttori editoriali, ma immagino che il mondo là sia ancor più duro, la concorrenza più spietata e la selezione molto più severa, mentre il rischio di bruciarsi davanti a tutti è molto più alto.

Detto questo, sono d’accordo che, a parte alcune nicchie, scompariranno praticamente i traduttori tecnici e persino quelli di specializzazioni sino ad ora ritenute sicure per lasciare il posto all’intelligenza artificiale e alla galassia di revisori PEMT. D’altra parte, gradualmente tutto il mondo capirà sempre più l’inglese, per cui semmai ci sarà lavoro solo per chi tradurrà in questa lingua sebbene a tariffe sempre più basse visto che tutti lo vorranno fare. Già, ma non vediamo tutti i giorni che tipo d’inglese c’è in circolazione?

Anche noi (mia moglie ed io) facciamo parte della categoria dei traduttori tutti d’un pezzo che per principio non si vogliono piegare alle leggi del libero mercato della traduzione, se non entro i limiti della decenza. Come altri, vedo, anche noi abbiamo perso, tra l’altro senza tanti complimenti, agenzie storiche con cui ci sentivamo ragionevolmente sicuri dato il buon rapporto personale. Che grande ingenuità pensare che possa esistere amicizia tra agenzie e traduttori!

Mentre ammetto che siamo diventati un po’ più flessibili nella negoziazione delle tariffe, non lo siamo affatto verso il nuovo modo di lavorare online con programmi CAT che non ci ispirano alcuna simpatia. E poi abbiamo già una certa età e stiamo scoprendo quant’è più salutare fare una passeggiata in riva al mare anziché rimanere attaccati a uno stupido computer affaticando ulteriormente mente e schiena, peraltro già rotta. Solo alle nostre tariffe, peraltro più basse del 20% rispetto a quando le abbiamo alzate una decina di anni fa, continueremo con questo malsano masochismo, altrimenti さよなら!.

Considerato il tipo di richieste che da qualche tempo riceviamo da agenzie italiane, americane vere, indiane, rumene, palestinesi e via dicendo, quando scadrà l’abbonamento a Proz.com non lo rinnoveremo. Nessun problema con questi paesi, per carità. Solo che non vogliamo più perdere tempo e salute per cercare di negoziare condizioni a cui non scenderemmo nemmeno sotto l’effetto di una droga pesante.

Perciò, buona fortuna ai nuovi arrivati e a chi, tra gli attuali traduttori, avrà la forza di continuare a combattere.


[Edited at 2022-01-14 08:15 GMT]
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Josephine Cassar
 
Tom in London
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Non credo Jan 14, 2022

Mario Cerutti wrote:


..... scompariranno praticamente i traduttori tecnici e persino quelli di specializzazioni sino ad ora ritenute sicure per lasciare il posto all’intelligenza artificiale e alla galassia di revisori PEMT.


Non credo. Non scartare così facilmente le traduzioni tecniche. È vero che (almeno nel mio campo dell'edilizia e affini) certi tipi di documenti tecnici, per esempio i bandi di gara, sono molto ripetitivi e la maggior parte di essi può essere tradotta con la MT, anche se richiedono comunque un attento controllo perché la loro apparente ripetitività può nascondere differenze significative che, ove dovessero sfuggire all'occhio, potrebbero vanificare l'intero documento.

A parte questo, finché i redattori italiani di documenti tecnici continueranno a scrivere documentazione tecnica specializzata utilizzando un lessico e una grammatica particolare che comprenda scorciatoie, abbreviazioni, acronimi, ecc. e terminologie specifiche conosciute e comprese solo dagli specialisti (soprattutto quando, come spesso accade ai tecnici che, per quanto bravi nel loro campo, non sono bravi a comunicare per iscritto) credo che ci sarà molto lavoro per i traduttori tecnici, anche se si trattasse solo di quei traduttori che possiedono particolari conoscenze in campi particolari.


[Edited at 2022-01-14 08:58 GMT]


 
Chiara Santoriello
Chiara Santoriello  Identity Verified
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Dietro la macchina c'è sempre un umano... Jan 14, 2022

Premesso che dietro la macchina c'è sempre un umano e che una macchina va continuamente aggiornata e controllata, da quanto vedo anche qui su Proz non mi sembra che l'MTPE sia così richiesto, forse lo era di più qualche anno fa.



Mario Cerutti wrote:

Forse la situazione COVID ha innescato nel nostro settore un cambio generazionale più veloce di quanto potessimo immaginare?

Io non credo alla scomparsa totale dei traduttori. Rimarranno certamente quelli editoriali, che come tali devono saper dimostrare capacità superiori. Molti traduttori commerciali che non vorranno o potranno cambiare lavoro saranno tentati di diventare anch’essi traduttori editoriali, ma immagino che il mondo là sia ancor più duro, la concorrenza più spietata e la selezione molto più severa, mentre il rischio di bruciarsi davanti a tutti è molto più alto.

Detto questo, sono d’accordo che, a parte alcune nicchie, scompariranno praticamente i traduttori tecnici e persino quelli di specializzazioni sino ad ora ritenute sicure per lasciare il posto all’intelligenza artificiale e alla galassia di revisori PEMT. D’altra parte, gradualmente tutto il mondo capirà sempre più l’inglese, per cui semmai ci sarà lavoro solo per chi tradurrà in questa lingua sebbene a tariffe sempre più basse visto che tutti lo vorranno fare. Già, ma non vediamo tutti i giorni che tipo d’inglese c’è in circolazione?

Anche noi (mia moglie ed io) facciamo parte della categoria dei traduttori tutti d’un pezzo che per principio non si vogliono piegare alle leggi del libero mercato della traduzione, se non entro i limiti della decenza. Come altri, vedo, anche noi abbiamo perso, tra l’altro senza tanti complimenti, agenzie storiche con cui ci sentivamo ragionevolmente sicuri dato il buon rapporto personale. Che grande ingenuità pensare che possa esistere amicizia tra agenzie e traduttori!

Mentre ammetto che siamo diventati un po’ più flessibili nella negoziazione delle tariffe, non lo siamo affatto verso il nuovo modo di lavorare online con programmi CAT che non ci ispirano alcuna simpatia. E poi abbiamo già una certa età e stiamo scoprendo quant’è più salutare fare una passeggiata in riva al mare anziché rimanere attaccati a uno stupido computer affaticando ulteriormente mente e schiena, peraltro già rotta. Solo alle nostre tariffe, peraltro più basse del 20% rispetto a quando le abbiamo alzate una decina di anni fa, continueremo con questo malsano masochismo, altrimenti さよなら!.

Considerato il tipo di richieste che da qualche tempo riceviamo da agenzie italiane, americane vere, indiane, rumene, palestinesi e via dicendo, quando scadrà l’abbonamento a Proz.com non lo rinnoveremo. Nessun problema con questi paesi, per carità. Solo che non vogliamo più perdere tempo e salute per cercare di negoziare condizioni a cui non scenderemmo nemmeno sotto l’effetto di una droga pesante.

Perciò, buona fortuna ai nuovi arrivati e a chi, tra gli attuali traduttori, avrà la forza di continuare a combattere.


[Edited at 2022-01-14 08:15 GMT]


 
Giuseppe C.
Giuseppe C.  Identity Verified
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Intelligenza artificiale e computer quantistici Jan 14, 2022

Tra una decina di anni il livello di ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale e l'implementazione e diffusione dei computer quantistici che moltiplicheranno in modo esponenziale le capacità dei sistemi di intelligenza artificiale renderanno obsolete le attività di base della traduzione editoriale e quasi totalmente, se non totalmente, quelle delle traduzioni tecniche.

Ovviamente sarà necessaria una buona revisione e la correzione di bozze, ma sarà qualcosa di molto più a
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Tra una decina di anni il livello di ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale e l'implementazione e diffusione dei computer quantistici che moltiplicheranno in modo esponenziale le capacità dei sistemi di intelligenza artificiale renderanno obsolete le attività di base della traduzione editoriale e quasi totalmente, se non totalmente, quelle delle traduzioni tecniche.

Ovviamente sarà necessaria una buona revisione e la correzione di bozze, ma sarà qualcosa di molto più avanzato di quello che oggi si può fare con la traduzione automatica e il post-editing.
Molti lavori spariranno e tra questi quello del traduttore tecnico.
Le possibilità dell'accoppiata intelligenza artificiale ed eleborazione quantistica sono inimmaginabili. I primi prototipi di elaboratori quantistici sono già stati realizzati.
Entro 10-20 anni al massimo avremo computer e robot in grado di svolgere parecchi lavori impiegatizi e spesso molto meglio di come potrebbe svolgerli un essere umano, data la rapidità di richiamo delle nozioni reperibili ovunque on line e le potenti funzioni di autoappredimento di cui disporranno.

Il mondo sta per cambiare e purtroppo a farlo cambiare non saranno i popoli, ma le multinazionali, e come ragionano le multinazionali possiamo vederlo già fin da adesso. Sono possedute da pochi potenti fondi di investimento, in grado di misurarsi con qualsiasi Stato e legge nazionale e interessate soltanto al profitto degli investitori.
A loro interessa soltanto far rendere i capitali investiti. Ai politici invece interessa soltanto non contrastarle e preparare loro la strada.
Come direbbe un certo giornalista: "E' fattuale".

Mario Cerutti wrote:

Forse la situazione COVID ha innescato nel nostro settore un cambio generazionale più veloce di quanto potessimo immaginare?

Io non credo alla scomparsa totale dei traduttori. Rimarranno certamente quelli editoriali, che come tali devono saper dimostrare capacità superiori. Molti traduttori commerciali che non vorranno o potranno cambiare lavoro saranno tentati di diventare anch’essi traduttori editoriali, ma immagino che il mondo là sia ancor più duro, la concorrenza più spietata e la selezione molto più severa, mentre il rischio di bruciarsi davanti a tutti è molto più alto.

Detto questo, sono d’accordo che, a parte alcune nicchie, scompariranno praticamente i traduttori tecnici e persino quelli di specializzazioni sino ad ora ritenute sicure per lasciare il posto all’intelligenza artificiale e alla galassia di revisori PEMT. D’altra parte, gradualmente tutto il mondo capirà sempre più l’inglese, per cui semmai ci sarà lavoro solo per chi tradurrà in questa lingua sebbene a tariffe sempre più basse visto che tutti lo vorranno fare. Già, ma non vediamo tutti i giorni che tipo d’inglese c’è in circolazione?

Anche noi (mia moglie ed io) facciamo parte della categoria dei traduttori tutti d’un pezzo che per principio non si vogliono piegare alle leggi del libero mercato della traduzione, se non entro i limiti della decenza. Come altri, vedo, anche noi abbiamo perso, tra l’altro senza tanti complimenti, agenzie storiche con cui ci sentivamo ragionevolmente sicuri dato il buon rapporto personale. Che grande ingenuità pensare che possa esistere amicizia tra agenzie e traduttori!

Mentre ammetto che siamo diventati un po’ più flessibili nella negoziazione delle tariffe, non lo siamo affatto verso il nuovo modo di lavorare online con programmi CAT che non ci ispirano alcuna simpatia. E poi abbiamo già una certa età e stiamo scoprendo quant’è più salutare fare una passeggiata in riva al mare anziché rimanere attaccati a uno stupido computer affaticando ulteriormente mente e schiena, peraltro già rotta. Solo alle nostre tariffe, peraltro più basse del 20% rispetto a quando le abbiamo alzate una decina di anni fa, continueremo con questo malsano masochismo, altrimenti さよなら!.

Considerato il tipo di richieste che da qualche tempo riceviamo da agenzie italiane, americane vere, indiane, rumene, palestinesi e via dicendo, quando scadrà l’abbonamento a Proz.com non lo rinnoveremo. Nessun problema con questi paesi, per carità. Solo che non vogliamo più perdere tempo e salute per cercare di negoziare condizioni a cui non scenderemmo nemmeno sotto l’effetto di una droga pesante.

Perciò, buona fortuna ai nuovi arrivati e a chi, tra gli attuali traduttori, avrà la forza di continuare a combattere.


[Edited at 2022-01-14 08:15 GMT]


[Edited at 2022-01-14 17:09 GMT]

[Edited at 2022-01-14 17:10 GMT]
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Angie Garbarino
Maia Alexandrova-Carboni
 
Tom in London
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o ma Jan 14, 2022

Giuseppe C. wrote:

Molti lavori spariranno e tra questi quello del traduttore tecnico.


o ma insisti e


 
Giuseppe C.
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Che ci puoi fare Jan 14, 2022

Insisto perché "è fattuale".

Tu pensa che le intelligenze artificiali sono già in grado di poetare imitando lo stile dei maggiori poeti del passato e perfino di ideare e dipingere quadri che sono stati venduti a suon di decine di migliaia di dollari.
E siamo solo agli albori della tecnologia in questione. Con macchine infinitamente più potenti e sistemi di autoapprendimento quindi molto più raffinati, all'
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Insisto perché "è fattuale".

Tu pensa che le intelligenze artificiali sono già in grado di poetare imitando lo stile dei maggiori poeti del passato e perfino di ideare e dipingere quadri che sono stati venduti a suon di decine di migliaia di dollari.
E siamo solo agli albori della tecnologia in questione. Con macchine infinitamente più potenti e sistemi di autoapprendimento quindi molto più raffinati, all'uomo resterà con certezza pochissimo da fare per convalidare una traduzione fatta da una macchina.
C'è addirittura chi ritiene (ad esempio Elon Musk) che entro i prossimi 20-30 anni potremmo essere in grado di trasferire l'intera rete neurale del cervello umano in una macchina e quindi riuscire a vivere in eterno trasferendoci da un corpo umano i una macchina, ma questo è ancora molto dibattuto.


Tom in London wrote:


Giuseppe C. wrote:

Molti lavori spariranno e tra questi quello del traduttore tecnico.


o ma insisti e


[Edited at 2022-01-14 18:58 GMT]
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Tom in London
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Ma che uggia Jan 14, 2022

Giuseppe C. wrote:

E siamo solo agli albori della tecnologia in questione. Con macchine infinitamente più potenti e sistemi di autoapprendimento quindi molto più raffinati, all'uomo resterà con certezza pochissimo da fare per convalidare una traduzione fatta da una macchina.


E sì: la AI è più di una possibilità: è già la Verità svelata. Un Dio misteriosamente tecnologico che predomina su tutto, determina tutto, e al quale ci dobbiamo genuflettare vergognati, cattolicamente. Di fronte a questo Dio fatto di sistemi, di potenza di fronte noi non siamo nulla e ciò che facciamo non è nulla. Ci dobbiamo pentire e sottomettere. Non ti piace la libertà? Quella non ti vale niente? Non ti era mai passata per la testa l'idea che Musk è un cretino? Che gli uomini sono uomini e le macchine sono macchine?


[Edited at 2022-01-14 20:16 GMT]


JH Trads
 
Gaetano Silvestri Campagnano
Gaetano Silvestri Campagnano  Identity Verified
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Quanto vorrei avere torto Jan 14, 2022

Vorrei tanto avere torto, ma, purtroppo, non si può negare la chiarissima evidenza rappresentata dall'avanzata inarrestabile della tecnologia, anche nel campo della traduzione automatica, e ne abbiamo già parlato ampiamente in molte discussioni recenti. Allora avevo detto che si salveranno i settori più creativi, come la traduzione letteraria e il marketing, ritenendo la creatività umana difficilmente riproducibile da un software. Avevo però giustamente aggiunto, in proposito, molti "forse"... See more
Vorrei tanto avere torto, ma, purtroppo, non si può negare la chiarissima evidenza rappresentata dall'avanzata inarrestabile della tecnologia, anche nel campo della traduzione automatica, e ne abbiamo già parlato ampiamente in molte discussioni recenti. Allora avevo detto che si salveranno i settori più creativi, come la traduzione letteraria e il marketing, ritenendo la creatività umana difficilmente riproducibile da un software. Avevo però giustamente aggiunto, in proposito, molti "forse" e un "mai dire mai". Infatti, vista la crescita stupefacente dell'intelligenza artificiale, nessuno può obiettivamente escludere che un giorno anche i testi letterari o pubblicitari vengano tradotti in modo interamente automatico.

Come ho pure già detto, riguardo all'affermazione della traduzione automatica non è in discussione il "se", ma il "quando". Noi tutti ovviamente speriamo che il passaggio di ogni settore della traduzione alla fase totalmente automatica avvenga il più tardi possibile. Tuttavia, i progressi in questo campo sono sempre più rapidi, al punto da smentire di continuo ogni previsione.

Forse ce la faranno a stento a completare dignitosamente la carriera le generazioni di traduttori che hanno iniziato a lavorare fino a tutto il vecchio secolo, specialmente, come è ovvio, quelli che hanno iniziato per primi. E soprattutto, oggi proprio non mi sentirei di consigliare questo lavoro a un giovane appena uscito dall'università.

Il problema è talmente attuale e pressante da rendere praticamente inutile ogni discussione su mercato, tariffe e sullo stesso uso di ProZ e delle sue risorse. Ormai è evidentissimo il fatto che la recente, decisa accelerazione della corsa al ribasso (già di per sé in notevole progressione da diversi anni), è dovuta alla grande espansione della traduzione automatica. Basti pensare alle proposte sempre più frequenti di MTPE che arrivano da diverse agenzie, anche da molte di quelle che, fino a pochi anni fa, guardavano con disgusto o degnazione ogni tipo di traduzione automatica. E purtroppo, nove volte su dieci si tratta di proposte a tariffe bassissime.

Ma il grande paradosso è che dobbiamo sperare nella durata più lunga possibile della fase di MTPE che, tra non molto tempo, soppianterà del tutto la traduzione interamente umana (e che determinerà una lotta tremenda per spuntare le tariffe meno irrisorie), perché prima o (ci auguriamo) poi, anche le proposte di MTPE cesseranno di arrivare.

PS: inutile dire che, per allora, anche gran parte delle agenzie di traduzione saranno scomparse o si saranno adattate a fare altro.

[Modificato alle 2022-01-15 15:30 GMT]
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Maia Alexandrova-Carboni
 
Gaetano Silvestri Campagnano
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È tutto opera dell'uomo Jan 14, 2022

Tom in London wrote:

Giuseppe C. wrote:

E siamo solo agli albori della tecnologia in questione. Con macchine infinitamente più potenti e sistemi di autoapprendimento quindi molto più raffinati, all'uomo resterà con certezza pochissimo da fare per convalidare una traduzione fatta da una macchina.


E sì: la AI è più di una possibilità: è già la Verità svelata. Un Dio misteriosamente tecnologico che predomina su tutto, determina tutto, e al quale ci dobbiamo genuflettare vergognati, cattolicamente. Di fronte a questo Dio fatto di sistemi, di potenza di fronte noi non siamo nulla e ciò che facciamo non è nulla. Ci dobbiamo pentire e sottomettere. Non ti piace la libertà? Quella non ti vale niente? Non ti era mai passata per la testa l'idea che Musk è un cretino? Che gli uomini sono uomini e le macchine sono macchine?


[Edited at 2022-01-14 20:16 GMT]


Temo che qui non sia per nulla questione di divinità o di religioni, ma tutto riguarda sempre l'uomo. È sbagliato contrapporre l'uomo alle macchine perché anche queste sono opera dell'uomo. E non possiamo certo tornare indietro con il progresso, con una sorta di nuovo "luddismo", perché ci danneggeremmo da soli. Non credo che tutti siano disposti a rinunciare alle conquiste e alle comodità che la tecnologia ci ha consentito. Peggio ancora sarebbe poi entrare in totale contraddizione con noi stessi con una critica del progresso a "corrente alternata", cioè puntando il dito solo contro determinate conquiste tecnologiche, perché avvantaggiano altri e non fanno comodo a noi.

Sappiamo che la tecnologia ha sempre abolito dei lavori, ma ne ha creato anche di nuovi, insieme a nuove opportunità. Purtroppo stavolta sarà il turno del traduttore prendere atto della realtà e passare la mano, anche se tutti ci auguriamo che questo avvenga il più tardi possibile.

Non voler vedere la realtà, sparando a zero contro il progresso e dando degli stupidi agli innovatori che lo favoriscono (e che se fossero stupidi non sarebbero certo arrivati alla loro posizione), non solo è inutile, ma è anche controproducente.

[Modificato alle 2022-01-14 21:42 GMT]


 
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