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Dove siamo arrivati....la vergogna non ha mai fine
Thread poster: milena ferrante
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Esperienze diverse Feb 7, 2022

milena ferrante wrote:

Non si sono degnate nemmeno di rispondere o hanno risposto che "il cliente ha scelto...


Io invece ti dico per mia esperienza che sono stati proprio i clienti prevalentemente a far ricredere le agenzie i quali, avuti i primi risultati e confrontati con quelli che erano i loro standard, non hanno voluto sapere più niente di MTPE.

Un mio fedele cliente, chiaramente per conto dell'agenzia, ha proposto a suo tempo sull'onda della novità che facessi un MTPE proprio io che lo servivo da sempre. Io ho rifiutato la proposta, l’agenzia già sapeva come la pensavo e l'hanno passato ad altri ma poi il cliente per tutti i lavori successivi è tornato alla vecchia metodologia e di MTPE non ha voluto sapere più niente. Questo non è un caso isolato. Sai quanti clienti delle agenzie per cui lavoro hanno fatto marcia indietro.

Devi pure pensare che un manuale va in mano all'utente e quando fornisci un macchinario che costa centinaia di migliaia di euro con un manuale fatto veramente male rappresenta una pessima immagine dell'azienda costruttrice/rivenditore. Inutile che spendi risorse ingenti sul marketing quando ad un utente che deve valutare l'acquisto di una macchina gli viene fornito un documento di riferimento incomprensibile. Ci pensi due volte prima di procedere all’acquisto!
La mia esperienza è che proprio i clienti vedono male questo tipo di traduzioni.

Pensa pure che, rimanendo il margine dell'agenzia circa lo stesso o poco meno, il risparmio al cliente riguarderebbe circa 0,03 € a parola. Pensi che un cliente possa avere un vantaggio a risparmiare poche centinaia di euro conseguendo un documento pessimo?
Non credo e questa non è la mia esperienza.

Saluti


 
Angie Garbarino
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La seconda Feb 7, 2022

NFtranslations wrote:

Oppure, come penso voglia far intendere
2) Perché il testo prodotto da MT sia sottoposto ad una "poderosa" fase di revisione post-editing da parte di un traduttore?


Questo sopra, funziona nel mio campo, lo faccio ormai da 1 anno per una agenzia mia cliente da 15 anni, sono per la maggior parte cause, e sì la poderosa revisione è la mia.
Il postediting si fa con trados, testo fonte da un lato, MT con tag già a posto dall'altro, in questo modo si vede subito quello che non va.






[Edited at 2022-02-08 08:10 GMT]


 
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Ciao Angie Feb 8, 2022

Angie Garbarino wrote:

Questo sopra, funziona nel mio campo...


Ti faccio un piccolo esempio al volo di quello che ho di fronte. Stiamo parlando di una macchina fresatrice a controllo numerico tanto per capirci, capitolo "Precauzioni dopo aver terminato il lavoro".

"After work, must do well the inside work, clean and sort surroundings, then place all the objects in good order."
Questo è il tenore del testo e puoi farlo processare tranquillamente da una MT ma tanto va riscritto completamente per cui ci vuole un intervento umano per dargli un senso compiuto, tanto vale farlo a priori. È inutile che mi mandi un testo che ha tradotto quello che c'è scritto se poi devo ritradurlo io. Non ci siamo e io non ci sto!
Per non parlare delle centinaia di errori (174 pagine) di terminologia dove ad esempio per indicare la pinza di bloccaggio del pezzo di lavoro sul piano ha scritto "anti-seismic plate" che credo tranquillamente leggendo puoi capire invece cosa è.

RIEDITO E AGGIUNGO
Lavoro correntemente per il concessionario italiano di una delle più grandi case costruttrici al mondo di gru e autogru (cinese). Sai quante volte ha fatto presente alla casa madre se cortesemente possono inviare testi migliori, che non presentino centinaia di errori ortografici o scritte in cinese non tradotte in inglese o errori terminologici, ecc. Non hanno mai risposto. A loro non può fregare di meno. C’è una persona dentro l’azienda che produce questi documenti poi i problemi te li risolvi tu! I manuali tecnici, che oggi provengono per la maggior parte tutti dai paesi asiatici seguono questa filosofia.

Saluti


[Modificato alle 2022-02-08 10:19 GMT]


Angie Garbarino
 
Giuseppe C.
Giuseppe C.  Identity Verified
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Quella che descrivi è la situazione attuale Feb 8, 2022

Quella che descrivi è la situazione attuale e combacia perfettamente con la mia realtà.
Ormai trovare un testo tecnico scritto o tradotto da un vero madrelingua anglofono è merce rara. Se va bene, si trovano testi scritti da tedeschi o olandesi che non sono tanto più comprensibili di quelli cinesi. Per non parlare della qualità delle norme internazionali, un tempo molto curate, mentre oggi vengono scritte da professori universitari che si sentono tutti anglofoni per diritto accademico
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Quella che descrivi è la situazione attuale e combacia perfettamente con la mia realtà.
Ormai trovare un testo tecnico scritto o tradotto da un vero madrelingua anglofono è merce rara. Se va bene, si trovano testi scritti da tedeschi o olandesi che non sono tanto più comprensibili di quelli cinesi. Per non parlare della qualità delle norme internazionali, un tempo molto curate, mentre oggi vengono scritte da professori universitari che si sentono tutti anglofoni per diritto accademico e scrivono frasi allucinanti.

La realtà futura tuttavia che descrivevo io è quella del futuro, nemmeno tanto lontano. Con l'incremento della disponibilità di vera e avanzata intelligenza artificiale e potenziamento dei computer con l'elaborazione quantistica, anche ai cinesi basterà inserire il loro testo e farselo tradurre da un vero "cervello elettronico" in grado di sfruttare tutte le fonti possibili e raggiungibili e una capacità di autoapprendimento che oggi non caratterizza nessun software di MT.
A proposito, i giapponesi, da moltissimo tempo impegnati nell'informatica applicata alla traduzione, sfornano già testi tecnici in inglese che sono di qualità notevole senza ricorrere ormai quasi più alla traduzione umana. La forma è quella di un inglese a volte pomposo, ma non insensato come quello di origine cinese, tedesca, olandese o scandinava in genere ricco di forma mentis linguistica che riflette la cultura di origine per noi astrusa.

Sta di fatto che nel giro di 15 anni, le grosse agenzie comunque fanno affari alla grande e si fondono l'una con l'altra, ma continuano a battere sui prezzi. Adesso dite la verità, oggi come oggi consigliereste ai vostri figli di investire in una laurea finalizzata al mestiere di traduttore? E questo non solo per quanto riguarda le traduzioni tecniche, ma anche quelle letteraie, dato che malgrado il loro, a pa mio parere, altissimo valore intellettuale, sono malpagate da sempre.




NFtranslations wrote:

Mario Cerutti wrote:

Detto questo, sono d’accordo che, a parte alcune nicchie, scompariranno praticamente i traduttori tecnici e persino quelli di specializzazioni sino ad ora ritenute sicure per lasciare il posto all’intelligenza artificiale e alla galassia di revisori PEMT.


Come accennato sempre su queste pagine vorrei sfatare il mito delle MT e soprattutto per quanto riguarda l’ambito tecnico. Si è vero che molti campi di traduzione vengono messi a rischio ma di sicuro non quello tecnico e nello specifico proprio per l’introduzione dei traduttori automatici che hanno comportato delle modifiche nell’attività/modalità/processo di traduzione dei testi tecnici.
Spero di essere abbastanza chiaro e conciso perché l’argomento è semplice da capire ma involve diversi fattori.

AMBITO E LIMITI DELL’INCARICO
È peculiarità della traduzione tecnica (regolativa) di trasferire fedelmente il messaggio del testo sorgente senza margini di interpretazione. Un testo tecnico a differenza di una traduzione di marketing, ove invece lo scopo è quello di dare un ampio spetro di interpretazione, “giocare con il testo”, si presterebbe ampiamente all’impiego di MT mentre risulta palese che con i testi di marketing l’MT non va d’accordo.
Bisogna considerare però che mentre è vero il concetto di base, è cambiata la natura dei testi tecnici e questo proprio grazie all’introduzione di MT. Mentre una volta i manuali in lingua venivano fatti predisporre dalle aziende tramite servizi professionali con eccellenti risultati, questi testi basterebbe processarli con una MT senza particolari problemi, oggi, con l’avvento dell’MT e la disponibilità delle risorse al grande pubblico le aziende producono i propri manuali in casa. La traduzione del manuale in lingua inglese, di riferimento per tutte le successive traduzioni, viene effettuata tramite il personale di azienda che ha delle conoscenze linguistiche. Un tecnico interno all’azienda o una persona che “conosce” la lingua inglese, proprio perché supportata da MT, provvede a redigere il manuale con scarse competenze linguistiche, limitata conoscenza dei termini tecnici in lingua di destinazione e conseguentemente un risultato mediocre. Ciò comporta che questo tipo di testi vanno analizzati, reinterpretati e rimaneggiati. Non basta un semplice trasferimento del testo, l’ambito e limiti dell’incarico sono completamente cambiati. Inoltre, sempre al proposito contribuisce fortemente un altro elemento che espongo di seguito.

MERCATI
Mentre prima il 90% delle merci che circolavano in UE provenivano dall’eurozona o dall’America, ora provengono da oriente e ti posso garantire che nessuna azienda cinese ha la cultura di affidarsi ad un servizio professionale per predisporre il proprio manuale in lingua inglese. Come dicevo lo confezionano all’interno supportati dalla presenza dei traduttori automatici si cimentano in questa attività. Il risultato? Un pessimo testo sorgente che non ha nessuna consistenza e che non ha i requisiti minimi per essere processato da una MT. Quando sul manuale di un macchinario trovi scritto “When suffer short circuit, turn off the power first.” non c’è MT che tenga. E questo è un esempio che non riporta un caso limite, tutt'altro, è la normalità. La maggior parte dei testi che traduco provengono dal mercato cinese e questa tendenza aumenterà sempre più per tutti i traduttori di carattere tecnico; il tenore è “io letto piccola notte” poi se tu capisci che è andato a letto tardi o sei un fenomeno oppure hai una conoscenza approfondita di quello che stai traducendo e puoi reinterpretare il testo. Questi testi esulano da quello che era il naturale processo traduttivo e richiedono un nuovo tipo di approccio. Oggi la fase più importante di una traduzione tecnica e reinterpretare e comprendere il messaggio del testo sorgente, mettere in campo tutte le conoscenze che possiedi dello specifico argomento e operare un profondo rimaneggiamento del testo di destinazione. Cosa che una MT non sarà mai in grado di fare e la cosa buffa è che questa novazione è scaturita proprio per la disponibilità delle MT al grande pubblico che ha pensato di beneficiarne per produrre i propri testi sorgente.

A mio avviso e confermato da quello che è il trend degli ultimi anni il mercato delle traduzioni tecniche specialistiche, di alto profilo, è in aumento e questo è dovuto proprio alla comparsa dei traduttori automatici e allo spostamento dei centri di produzione.

Anche le agenzie con cui collaboro, mentre avevano iniziato a orientarsi su MT e MTPE, attualmente hanno accantonato il filone per specializzarsi su traduzioni professionali reputando che diversamente sarebbe una corsa al massacro. La guerra dei poveri! Come fai a concorrere con le agenzie di traduzione indiane che traducono al cliente per 0,03 $ a parola? Ci sarà sempre chi ha bisogno di un testo di basso profilo prodotto da MT e chi necessità di un prodotto di livello creato dal talento umano.

Buon lavoro


[Modificato alle 2022-02-07 09:39 GMT]
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Angie Garbarino
 
Tom in London
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esempio Feb 10, 2022

Giuseppe C. wrote:

......i giapponesi, da moltissimo tempo impegnati nell'informatica applicata alla traduzione, sfornano già testi tecnici in inglese che sono di qualità notevole senza ricorrere ormai quasi più alla traduzione umana. La forma è quella di un inglese a volte pomposo, ma non insensato come quello di origine cinese, tedesca, olandese o scandinava in genere ricco di forma mentis linguistica che riflette la cultura di origine per noi astrusa.


Ci potresti dare qualche esempio?


 
Tom in London
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Accademici Feb 10, 2022

Giuseppe C. wrote:

..... non solo per quanto riguarda le traduzioni tecniche, ma anche quelle letteraie, dato che malgrado il loro, a pa mio parere, altissimo valore intellettuale, sono malpagate da sempre.


Ho l'impressione che le traduzioni letterarie siano spesso fatte da accademici di ruolo, già ben pagati e abbastanza in avanti con la carriera di avere un proprio ufficio, e i mezzi, per poter dedicare molto tempo alle traduzioni.


 
Giuseppe C.
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Esempio? Feb 11, 2022

Prova a leggere la parte in inglese del manuale di un prodotto Panasonic, Sony, Toshiba, Mitsubishi, ecc. e vedi se la qualità è quella dei manuali dei prodotti cinesi o coreani.


Tom in London wrote:

Giuseppe C. wrote:

......i giapponesi, da moltissimo tempo impegnati nell'informatica applicata alla traduzione, sfornano già testi tecnici in inglese che sono di qualità notevole senza ricorrere ormai quasi più alla traduzione umana. La forma è quella di un inglese a volte pomposo, ma non insensato come quello di origine cinese, tedesca, olandese o scandinava in genere ricco di forma mentis linguistica che riflette la cultura di origine per noi astrusa.


Ci potresti dare qualche esempio?


 
Giuseppe C.
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Ti sbagli Feb 11, 2022

In Italia la prima stesura delle traduzioni delle opere letterarie sono affidate a normalissimi traduttori freelance.
Ovviamente poi seguono ulteriori fasi editoriali.

Ma potrà dirti ben di più chi è impegnato nelle traduzioni letterarie e sono certo che anche su proz ne circolano.

Sono ben lontani i tempi in cui le traduzioni degli scrittori inglesi erano affidate a gente come Cesare Pavese che, prima di diventare un famoso scrittore, si guadagnava da vivere i
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In Italia la prima stesura delle traduzioni delle opere letterarie sono affidate a normalissimi traduttori freelance.
Ovviamente poi seguono ulteriori fasi editoriali.

Ma potrà dirti ben di più chi è impegnato nelle traduzioni letterarie e sono certo che anche su proz ne circolano.

Sono ben lontani i tempi in cui le traduzioni degli scrittori inglesi erano affidate a gente come Cesare Pavese che, prima di diventare un famoso scrittore, si guadagnava da vivere in questo modo.

La cosa buffa è che le traduzioni letterarie hanno sempre avuto tariffe inferiori a quelle delle traduzioni tecniche. C'era un tempo in cui sul sito dell'AITI era lecito esporre letariffe da loro caldeggiate. Le traduzioni letterarie erano meno remunerative di quelle tecniche.


Tom in London wrote:

Giuseppe C. wrote:

..... non solo per quanto riguarda le traduzioni tecniche, ma anche quelle letteraie, dato che malgrado il loro, a pa mio parere, altissimo valore intellettuale, sono malpagate da sempre.


Ho l'impressione che le traduzioni letterarie siano spesso fatte da accademici di ruolo, già ben pagati e abbastanza in avanti con la carriera di avere un proprio ufficio, e i mezzi, per poter dedicare molto tempo alle traduzioni.


[Edited at 2022-02-11 04:11 GMT]
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Tom in London
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Non lo dimostra Feb 11, 2022

Giuseppe C. wrote:

Prova a leggere la parte in inglese del manuale di un prodotto Panasonic, Sony, Toshiba, Mitsubishi, ecc. e vedi se la qualità è quella dei manuali dei prodotti cinesi o coreani.


Tom in London wrote:

Giuseppe C. wrote:

......i giapponesi, da moltissimo tempo impegnati nell'informatica applicata alla traduzione, sfornano già testi tecnici in inglese che sono di qualità notevole senza ricorrere ormai quasi più alla traduzione umana. La forma è quella di un inglese a volte pomposo, ma non insensato come quello di origine cinese, tedesca, olandese o scandinava in genere ricco di forma mentis linguistica che riflette la cultura di origine per noi astrusa.


Ci potresti dare qualche esempio?


Ciò non dimostra quanto hai asseverito, ovvero che (a) i giapponesi sono più in avanti nell'informatica applicata alla traduzione (b) che i testi dei loro manuali sono tradotti usando tale informatica applicata (c) che l'inglese che sfornano è a volte "pomposo".

[Edited at 2022-02-11 08:16 GMT]


 
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Quoto e concordo in pieno Feb 12, 2022

Giuseppe C. wrote:

la prima stesura delle traduzioni delle opere letterarie sono affidate a normalissimi traduttori freelance.


E per "normalissimi" molte volte si tratta proprio di un primo approccio di freelance al mercato delle traduzioni, gente che ha competenze linguistiche e studi di formazione ma che ha valutato a posteriori dedicarsi avendo fatto altro nella vita e che, purtroppo, essendo fuori della dinamica delle agenzie e non avendo una formazione in specifici settori trova questo l'unico segmento utile per introdursi.
Oggi la dinamica prevalente è che ci sono siti che offrono traduzioni letterarie a rientro vendite/percentuale. Fai un testo di prova per l'autore e se gli piace... poi la sostanza è che ha trovato il primo "pollo/gallina" disposta a tradurre la sua opera da sottoporre (per prezzi che poi andrò a esporre) e la risposta in automatico è "si, tutto sommato mi soddisfa, mi potresti dare il resto del testo?". Da qui sei caduto/a in una spirale al ribasso. Inizi a tradurre senza una certezza di rientri perché le promesse sono sui futuri ricavi che pattuisci sotto il controllo della casa editrice digitale. Ed è tutto dire perché tu non sarai mai in grado di verificare l'effettivo volume vendite. Nel migliore dei casi una cifra irrisoria se non nulla perché ti dicono che questa opera non sta vendendo. Non ho riscontri diretti ma riporto l'esperienza di vari colleghi/e che purtroppo si sono approcciati. Persone che hanno tradotto 1, 2, 3 opere senza aver visto un euro di rientro. Poi quando dopo tempo pensi sia ora di fare il punto con la casa editrice/autore non senti più nessuno perché intanto hanno trovato un'altro/a pollo/gallina.
Per non parlare delle tariffe! Che se pagate a prezzo pieno pattuito e questo come dicevo non mi risulta mai successo, variano dai 0,02/3 euro a parola e come ben sappiamo le traduzioni letterarie dovrebbero essere invece pagate 2 volte una traduzione di marketing e non meno di 3 volte una traduzione tecnica.

Saluti

[Modificato alle 2022-02-12 13:57 GMT]


 
Elena Feriani
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Offerta con budget 0,03-0,04 USD Feb 13, 2022

Postata un'ora fa e ha già 20 "quote" di traduttori italiani.

https://www.proz.com/translation-jobs/1877366


 
Tom in London
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Perdita Feb 13, 2022

Elena Feriani wrote:

Postata un'ora fa e ha già 20 "quote" di traduttori italiani.

https://www.proz.com/translation-jobs/1877366



Quando tieni conto dei costi (elettricità, riscaldamento, computer, software, mobili, ecc.) e del tempo amministrativo (e-mail, fatturazione, spese bancarie, ecc.) stai lavorando in perdita. Non riesco a spiegarmi chi possano essere, in Italia, questi traduttori e perché accettino tariffe così basse. Potrebbero essere agenzie truffaldine che tengono le loro tariffe basse di proposito?

[Edited at 2022-02-13 13:24 GMT]


 
Elisa Bottazzi
Elisa Bottazzi  Identity Verified
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Perplessità Feb 14, 2022

Non capisco una cosa, magari potete aiutarmi a capire. D'accordo che dei clienti con le braccine corte potrebbero commissionare traduzioni di libri a basso costo, promettendo allo sprovveduto "traduttore" ipotetici guadagni futuri. Se però le traduzioni vengono fatte coi piedi da gente che fa fatica persino con la sintassi o la grammatica italiana (figuriamoci poi con la comprensione dell'inglese... e mi fermo qui), anche la fantomatica "casa editrice" che vantaggio ne trae, nel lungo periodo? ... See more
Non capisco una cosa, magari potete aiutarmi a capire. D'accordo che dei clienti con le braccine corte potrebbero commissionare traduzioni di libri a basso costo, promettendo allo sprovveduto "traduttore" ipotetici guadagni futuri. Se però le traduzioni vengono fatte coi piedi da gente che fa fatica persino con la sintassi o la grammatica italiana (figuriamoci poi con la comprensione dell'inglese... e mi fermo qui), anche la fantomatica "casa editrice" che vantaggio ne trae, nel lungo periodo? Basta qualche recensione critica e anche vendere un libro diventa difficile. C'è qualcosa che mi sfugge?

Per quanto riguarda invece l'accettazione di quelle tariffe ridicole, conoscendo colleghi e aspiranti traduttori sono giunta alla conclusione che si tratta di persone che hanno un altro lavoro meglio pagato, che hanno un(a) partner che porta a casa il grosso delle entrate familiari, o che sono giovani che vivono ancora coi genitori e considerano questo come un lavoretto per arrotondare. Con quelle tariffe, a momenti, manco ci compri la carta igienica.
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Chiara Santoriello
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Vorrei aggiungere... Feb 14, 2022

A quanto hai detto, aggiungo: a simili tariffe pagano le tasse?


Elisa Bottazzi wrote:


Per quanto riguarda invece l'accettazione di quelle tariffe ridicole, conoscendo colleghi e aspiranti traduttori sono giunta alla conclusione che si tratta di persone che hanno un altro lavoro meglio pagato, che hanno un(a) partner che porta a casa il grosso delle entrate familiari, o che sono giovani che vivono ancora coi genitori e considerano questo come un lavoretto per arrotondare. Con quelle tariffe, a momenti, manco ci compri la carta igienica.


Tom in London
 
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Non tutti vivono la stessa realtà delle cose Feb 15, 2022

Elisa Bottazzi wrote:

Per quanto riguarda invece l'accettazione di quelle tariffe ridicole...


Il problema è quando devi dire sempre si a tutti o correre dietro a qualsiasi tipo di lavoro...
Diversamente, ci sarebbe la situazione ottimale che è quella di avere un "paniere" sul quale scegliere i migliori lavori che ti assicurano una soddisfazione professionale e remunerazione.

In questo momento nel mese ho rinunciato già a circa € 900 di lavori e chiaramente, oltre che essere abbastanza pieno, è una mia personale filosofia e se vedo che non soddisfano le condizioni di cui sopra rinuncio.

Saluti


 
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